martedì 12 gennaio 2010

25 settembre 2009 - NO AL CIVIS NEL CENTRO STORICO SENZA SE E SENZA MA

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Di fronte alle notizie di un “compromesso” raggiunto su parte del percorso del CIVIS, ITALIA NOSTRA ribadisce la sua più ferma opposizione al passaggio di tale mezzo nel centro storico.
Il CIVIS, pur privato di banchine e guida ottica (assolutamente proibita, secondo il codice della strada, con il traffico promiscuo), continua ad essere, come ampiamente documentato anche da ITALIA NOSTRA, dannoso per l’edilizia monumentale e le strade storiche senza procurare alcun miglioramento al drammatico problema della viabilità cittadina.
A dimostrazione di quanto affermato, può essere citata la situazione di via Marconi, che nella sua recentissima sistemazione infrastrutturale pro CIVIS denuncia preoccupanti criticità in termini di usabilità e sicurezza per i cittadini, oltre ad un saldo negativo in termini di mobilità dovuto alla proibizione di fermata per i taxi.
Le modifiche ottenute dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali per quanto riguarda il passaggio del CIVIS in Strada Maggiore non garantiscono la tutela integrale dell’apparato monumentale della via nel suo complesso, così come ITALIA NOSTRA ha denunciato da tempo.
Dalle note apparse sulla stampa, pare infine che siano ancora in discussione le modalità del percorso San Felice – Rizzoli – Ugo Bassi: ancora una volta, invece di presentare un disegno globale che interessi organicamente la viabilità nel centro storico, si continuano a prospettare soluzioni frammentarie e incongrue.
Occorre avere il coraggio che, ad esempio, ha avuto proprio in questi giorni il Sindaco di Firenze che con una semplice delibera ha eliminato il tratto centrale della filo tranvia, scongiurandone il passaggio accanto ai principali monumenti storici cittadini.
Come a Firenze, l’opposizione al CIVIS è in città ampia e trasversale e ITALIA NOSTRA, anche in questo caso, si fa portavoce di esigenze molto diffuse.
ITALIA NOSTRA propone quindi lo spostamento del percorso del CIVIS (ad esempio lungo l’asse Palagi-Irnerio-Marconi) come primo serio passo verso una revisione del piano della mobilità bolognese: occorre alleggerire il traffico nel centro storico, a cominciare da quell’area di massima criticità costituita dalle due Torri, ridotte a miserevole spartitraffico, mentre devono tornare ad essere il simbolo di quella “Bologna attraente” che la nuova amministrazione si pone come obiettivo.

ITALIA NOSTRA – Sezione di Bologna
(comunicato inviato alla stampa il 25 settembre 2009)
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